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IL FESTINO OGGI

XXX Canto da

Ogni anno a Palermo c`è il "Festino",
fatto a testimonianza dell`amore
che, ancor nella citta, ogni cittadino
porta alla Santa per il "gran favore".
Ci sono i "botti" c`è la processione,
preghiere con fervore e devozione!
Passa la "Vara" con l`urna d`argento
pel "Càssaro" e le strade illuminate...
la peste fu guarita, ma un tormento
ancora qui cammina per le strade:
quella peste finì, ma un altro male
c`è più pesante. Non serve l`ospedale!
La peste cambiò nome... è più violenta
non si accontenta della vita umana,
ora l`anima ruba! Ci tormenta
con mille tentazioni si arruffiana!
Cambiato ha il nome per non si scoprire,
lo stesso a tanta gente fà soffrire.
Vende veleno ai poveri innocenti,
minaccia, spara e ammazza per la via
e ha messo le radici sue possenti,
che solamente un santo ci potrebbe.
Son sempre insanguinate le balate
e senza morti non ci son giornate!
Sono radici piantate nell`ignoranza,
nella miseria e la disoccupazione,
nell`egoismo degli uomini e la mancanza
di chi governa senza azioni buone!
Io, quando è il festino, una preghiera
la dico in un angolo, ma sincera.
Le dico: "Santa, ma perchè non senti,
perchè ci hai abbandonato nelle mani
d`uomini senza amore?! Qui la gente
non sa che sia il vivere umano!
Fà che ogni cuore torni a dire a te:
- Viva Palermo e Santa Rosalia! -


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