Lettera di un esiliato
(Dal Giornale di Sicilia del 26/2/1986)
Passarono quarant`anni,
miei cari compatrioti,
tutti pieni d`affanni
ma sempre a voi devoti.
La Patria assai mi manca
(un poco pure il trono),
datemi carta bianca,
vi giuro sono buono!
Sbagliò solo mio nonno
che diede l`apertura
(come già tutti sanno)
al Fascio e all`avventura!
Ma tutti gli antenati
di cui porto il nome,
furono tutti amati
(come il Re Galantuomo).
Fatemi ritornare,
non porterò scompiglio,
vorrei sistemare
insieme a me, mio figlio.
Questa Costituzione
che avete mi fà torto,
troppa è la punizione:
da vivo mi fà morto!
A l`estero che faccio?
Mi cerco di svagare.
Se no divento pazzo
pensando a ritornare.
La caccia è il io svago!
Io pure sono umano
(tanto che pure pago
se ammazzo una persona)!
Indietro
Powered by