Antonio Messina, giovane scrittore siciliano, ha dato alle stampe la sua prima fatica letteraria dal titolo: L’assurdo respiro delle cose tremule (Editrice Firenze Libri). L’opera ha incontrato il favore dei lettori tanto che in tempi brevi ne è stato venduto un gran numero di copie. Lusinghieri sono stati anche i giudizi dei critici, apparsi sulla stampa quotidiana e periodica. Valga per tutti questo incisivo giudizio della giornalista Liliana Pinta: “Dal profilo stilistico, lessicale e per quanto riguarda il puro impianto narrativo, l’opera è deliziosa, il linguaggio appropriato, scorrevole, con un utilizzo di termini tratti dal quotidiano o inusitati, fatto con perizia ed eccezionale gusto dell’estetica narrativa... Lodevole l’affermazione tacita dell’autore: un mondo senza valori, un mondo come quello che spesso subiamo ci condurrà verso la distruzione. Bisogna riscoprire l’amore, l’altruismo, bisogna trovare la pace e la fratellanza."