Albero senza rami per abbracciare il rosa e l’azzurro e invocare la notte e aspettare la rugiada sul trifoglio stanco. Colomba senza ali lembi di cielo nudo senza i voli del mattino. Fiore senza petali triste in un giardino di felici memorie arcobaleni di luce al sorger del sole. A te ragazzo di Bagdad senza braccia tronco disadorno hanno inflitto una invisibile morte uomini belve più feroci di Caino e parlano di “bombe intelligenti”… Invochi il tuo Dio e non sai che ti hanno strappato gli anni dorati gli affetti di sempre la monotona vita quotidiana la tua povera casa senza rami senza fiori senza il profumo del pane di ogni giorno.
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