Accessi da Gennaio 2000
Scrivici Libro degli Ospiti

La leggenda di Colapisci

Segnala ad un amico

Forse la leggenda più suggestiva di tutto l'immaginario siciliano è quella di Colapesce. Essa è ambientata a Messina, ma si è diffusa in una vasta area, anche fuori della Sicilia. Parla di un certo Nicolò o Cola, giovane bello e robusto, tanto innamorato del mare che sua madre, disperata, gli gridò un giorno: "Possa tu diventare un pesce!" In realtà Cola pian piano vide modificarsi il suo corpo e prendere certe fattezze tipiche dei pesci tanto che poteva stare a lungo nell'acqua, nuotare per molte miglia, giocare con gli altri pesci, indicare la via migliore ai naviganti e disincagliare le reti dei pescatori. Pertanto fu chiamato Colapisci. Un giorno il re (Federico II? Guglielmo II?) per metterlo alla prova buttò in acqua degli oggetti preziosi e gli chiese di recuperarli. Cola per farlo dovette passare sotto la Sicilia e al ritorno disse al re che la Sicilia si reggeva su tre colonne, delle quali una, quella sotto la città di Messina, era molto deteriorata e poteva spezzarsi. Quando il re buttò in acqua un anello, Cola si rituffò, ma non riemerse più. Si disse che lo fece per reggere quella colonna cadente e salvare Messina. Sullo stesso argomento ci sono altri racconti con lievi varianti.
A questo favoloso personaggio, che incarna l'eterna aspirazione dell'uomo a superare i limiti della sua natura, un anonimo cantastorie ha dedicato una canzone che è fra le cose più belle ispirate dalla leggenda di Colapisci. Secondo il cantastorie, Cola, al re che lo chiama insistentemente, risponde così: Maistà, maistà, sugnu ccà, sugnu ccà, intra lu funnu di lu mari chi nun pozzu cchiù turnari e pregai alla Madonna chi la rreggi 'sta culonna, ca sennò si spezzerà e a Sicilia svanirà. (Maestà, maestà, sono qua, sono qua, in fondo al mare perché non posso più tornare e ho pregato la Madonna di reggere questa colonna altrimenti si spezzerà e la Sicilia sprofonderà." Poi l'autore conclude: So' passati tanti anni, Colapisci è sempri ddà. (Sono passati ormai tanti anni, Colapesce è sempre là.). (S.B.)

Commenti
Nessun commento

Indietro