Parlare siciliano
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Aspittari e `un viniri,
iri a tavula e `un mangiari, iri a liettu e `un durmiri su tri peni di muriri. |
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Traduzione
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Aspettare e non vedere arrivare,
sedersi a tavola e non mangiare, andare a letto e non dormire sono tre pene che possono far morire. |
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Frivalora, Cannilora, Brasilora,
si nun chiovi e nun fa nivi la `mmirnata é sciuta fora. S`iddru chiovi e fa nivi quaranta jorna nn`avemu ancora. |
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Traduzione
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Primo di febbraio, 2 febbraio (Candelora), 3 febbraio (Festa di San Biagio),
se non piove e non fa neve siamo fuori dall`inverno. Se piove e fa neve ne avremo ancora per quaranta giorni. (Antica previsione meteorologica a lunga scadenza.) |
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Megghiu `n amicu `n chiazza,
ca cent`unzi `nta sacchetta! |
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Traduzione
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Meglio un amico in piazza
che cento onze in tasca. |
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Fari lu giru di la zita.
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Traduzione
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Fare il giro della sposa.
(Le spose, quando andavano in chiesa a piedi facevano un lungo giro per farsi ammirare. Significa: o parlando o camminando fare un giro più lungo del necessario.) |
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La cuscenza di lu lupu. S`ì a cunfissari picchì s`avìa manciatu `na pecura senza sali.
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Traduzione
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La coscienza del lupo. E` andato a confessarsi perché aveva mangiato una pecora senza sale. (Gli era sembrato un peccato mangiarla in quel modo!)
Si usa quest`espressione per quelli che vanno parlando di coscienza, ma in realtà non sanno distinguere il bene dal male. |
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Ancilu di la vera luci,
iti ni ... e ci iccati tri vuci. S`é assittatu `na trantuliata, s`é a l`addritta un fischiu a l`oricchia, faciti chi pigghiassi lu cappeddu pi benirisinni. |
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Traduzione
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Angelo della vera luce,
andate da ... (pronunciare il nome che interessa) e chiamatelo per tre volte. Se é seduto dategli una scossa, se é in piedi fischiategli nell`orecchio, fate che prenda il cappello per tornarsene a casa. (Significato: Gli antichi recitavano questa preghiera per tre volte e con grande devozione quando qualcuno della famiglia ritardava e l`angoscia cominciava a crescere. Dove ci sono i puntini manca il nome della persona attesa.) |
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D`un vistitu mancu na cuoppula!
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Traduzione
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Non riuscire a ricavare disfacendo un intero vestito nemmeno un berretto, disfare senza riuscire a
costruire nulla. |
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La seguente formula di scongiuro, con delle varianti, era segretissima e chi la conosceva poteva insegnarla ad altri soltanto la notte di Natale, altrimenti essa non avrebbe avuto efficacia.
Orazioni contru la draunara Chi cosa terribbili c`è mmezzu a lu mari, c`è un serpenti chi si mancia lu mari, la terra e li genti. Ora pigghiu lu cuteddu pi lu manicu, lu rapu e ci tagghiu la cura, la vucca e li denti. |
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Traduzione
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Formula di scongiuro contro la tromba d`aria
Che cosa terribile c`è in mezzo al mare, c`è un serpente che divora il mare, la terra e le persone. Ora prendo il coltello per il manico, lo apro e gli taglio la coda, la bocca e i denti. |
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E cu ci l`attacca sta ciancianedda a lu attu?
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Traduzione
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E chi é disposto ad appendere al collo del gatto questo campanellino?
(I topi, per sentire arrivare il gatto, decisero di legargli un campanellino al collo, ma nessuno ebbe il coraggio di farlo. Si usa quest`espressione quando non si sa quali conseguenze possono derivare da un`impresa molto rischiosa.) |
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- A cu `stu prisintuni?
- A vui, matri Batissa. - A mia `stu prisinticchiu? |
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Traduzione
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- A chi questo gran dono?
- A voi, madre Badessa. - A me questo piccolo dono? (La suora tagliava una fetta di torta che la Badessa giudicava grossa, pensando che fosse di un`altra. Quando seppe ch`era per lei la trovò piccola. Si usa quest`espressione per canzonare chi per sé considera insufficiente ciò che per gli altri ritiene eccessivo.) |
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