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Leonardo Sciascia

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Nato a Racalmuto (Agrigento) nel 1921 e morto a Palermo nel 1989, é autore di racconti, romanzi, saggi, nei quali si sofferma con appassionata partecipazione sulla realtà della Sicilia e, in particolare, sugli innumerevoli problemi derivanti dalla corruzione o dall`inettitudine della classe politica, del passato o del presente.

Sciascia pubblica nel 1956 la sua prima opera significativa, Le parrocchie di Regalpietra , un paese immaginario della Sicilia, le cui condizioni sono quelle di qualsiasi altro paese dell`Isola: ignoranza, miseria e degrado. Significativa é la parte relativa alla scuola elementare , dove l` autore riversa la sua esperienza diretta di maestro; infatti, prima di dedicarsi a tempo pieno alla letteratura, per un certo periodo é stato insegnante di scuola elementare. Qualche critico ha paragonato quest`opera alla famosa Lettera ad una professoressa per il tono vivacemente accusatorio della narrazione.

Negli scritti successivi il J`accuse dello scrittore si leva ancora nella denuncia dei mali della Sicilia, antichi e mai superati, quali miseria, sfruttamento, disoccupazione, ignoranza, mafia, corruzione. Ricordiamo a questo proposito le opere Gli zii di Sicilia (1958), Il giorno della civetta (1961), Il Consiglio d` Egitto (1963), Morte dell` Inquisitore (1964), A ciascuno il suo (1966). Il romanzo Il giorno della civetta , uno dei più riusciti e famosi, nella forma del giallo ricostruisce le indagini su un delitto mafioso condotte da un abile capitano dei carabinieri di origini settentrionali. Ma il suo lavoro é vanificato da una fitta rete di trame politiche. L` amarezza del capitano é l` amarezza stessa di Sciascia dinanzi all` ennesima sconfitta della giustizia e del diritto nella terra che ama e di cui vede quasi impossibile il riscatto.

Anche l` altro giallo di Sciascia, A ciascuno il suo , molto avvincente, parla dell` inesorabile sconfitta di chi in Sicilia vorrebbe far trionfare la verità.

Successivamente, però, nelle opere Il contesto (1971) e Todo modo (1975), l` autore vede estesa oltre i confini dell` Isola la situazione della sua terra. La Sicilia diventa, dunque, metafora del mondo. L` amaro pessimismo che scaturisce da questa convinzione é stemperato solo dalla fiducia nella ragione, nel senso che, quanto più l` uomo sarà consapevole e supererà l` ignoranza, tanto più studierà i mezzi per arginare le devianze sociali che portano alla corruzione e al malcostume. Tuttavia l` autore finirà per rendersi conto che i fatti gli danno torto perché l` uomo trova difficoltà a farsi guidare dalla ragione.

Significativi sono anche i suoi scritti su Pirandello e sulla cultura siciliana (Pirandello e la Sicilia - 1961, La corda pazza - 1970).

Da alcune sue opere sono stati tratti film diventati famosi: Il giorno della civetta e A ciascuno il suo dai romanzi omonimi, Cadaveri eccellenti dal romanzo Il contesto . (A.M.)

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