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La mia terra… amata terra


di Maria Pilotta (Mariù)

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Le Isole Eolie come le vedeva Mariù dalla sua casa di villeggiatura.

Sono siciliana di nascita, ma trapiantata a Milano fin da piccolissima; io non mi sento milanese, ma ormai non mi sentivo neanche siciliana.

Solo da adulta mi sono resa conto che mi sentivo estranea nel mio mondo, il mondo della mia infanzia, della mia giovinezza, il paese dove mi sono sposata e dove ho cresciuto i miei figli, ecco quel paese non mi apparteneva più.

Sentivo che mi mancava qualcosa. Sì mi mancavano le mie radici.

Sentivo che mi mancavano, per esempio, il mare, la luce accecante, i colori, la zagara, il gelsomino, profumi inconfondibili della mia terra.

Ricordo che da ragazza, scherzando, dicevo alle amiche: ”Io ho nelle vene il fuoco dell’Etna.” Sì, il calore, il sole della mia Sicilia, scherzavo, appunto... Credevo di non appartenere più alla mia Sicilia, e invece, senza rendermene conto, l’ho sempre avuta nel sangue.

Tornarci da adulta mi ha fatto comprendere come la mia terra, la mia gente, la mia Sicilia mi appartengano ancora. Lo riconosco, anche se con dolore e malinconia, mi rendo conto che non potrei più tornarci a vivere per sempre, per tanti motivi, compreso quello che i miei affetti più cari sono qui a Milano, dove vivo.

Ma niente fraintendimenti, io amo la mia terra, è solo che… la mia terra è gestita dalla cattiva politica e dalla cattiva amministrazione. I problemi reali sono tanti e penso che è sempre chi comanda a non volere che le cose cambino e si risolvano.

Se penso alla bellezza, alla storia e alla cultura, ai tanti personaggi illustri della mia terra, mi sento male, mi fa anche rabbia riconoscere che non se ne occupa nessuno veramente, e soprattutto noi siciliani.

L’unica speranza sono le nuove generazioni, spero davvero che i giovani possano recuperare i veri valori che sono intrinseci, insieme all’orgoglio, nell’animo dei siciliani, e che la Sicilia si possa riscattare da questa apatia e riconoscere il sacrificio di certi uomini che hanno dato la loro vita perché le cose cambiassero.

Sono ormai sei anni che ogni estate vengo a trascorrere le mie vacanze qui, nella mia terra, in un posto magnifico da dove si gode un panorama che è uno spettacolo.

In una casetta di fronte alle MIE isole Eolie, quando le guardo è impossibile non sognare.

Quest’anno ho vissuto le mie vacanze più intensamente del solito, soprattutto perché non so quando potrò tornare nella mia terra. Qui non solo il mare, ma anche le montagne e le colline circostanti, da dove si gode la vista delle MIE isole, sono bellissime. Le chiamo “mie”, perchè era come se fossero dentro la mia casa, e non c’era una sola volta che entrando o uscendo da casa non dessi uno sguardo alle “mie” isole; persino di notte controllavo le luci delle abitazioni, Lipari la più illuminata.

Lo so, tutto questo mi mancherà terribilmente, e se penso che l’anno prossimo non sarò lì a guardare le “mie” isole, mi sento quasi mancare, sento e sentirò il mal di Sicilia.

Le vacanze sono finite,sono tornata nella mia casa a Milano, ma ho portato con me, nel cuore, il ricordo, la nostalgia dei profumi, dei colori della mia terra, i lunghi filari di fico d’india, gli oleandri, gli ulivi e persino il nostro vento caldo, lo scirocco, mi mancherà.

Che nessuno mi dica che sono esagerata, qui anche la notte è diversa, la cupola blu del cielo è più bassa e sembra che le stelle siano più vicine e la luna... la luna è più grande, più raggiungibile, quasi si tocca... Questa è la mia terra, la mia amata terra.

Nostalgica siciliana Maria Pilotta (Mariù)

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